È iniziata una nuova stagione sportiva per la nostra Società che si appresta a festeggiare il sessantesimo anniversario dalla fondazione. Come purtroppo ben sappiamo, recentemente abbiamo attraversato momenti bui e difficili dovuti all’emergenza sanitaria legata alla pandemia che ha provocato, tra le altre cose, un grande senso di disorientamento in particolare nei giovani che si sono visti privati, di punto in bianco e per un lungo periodo, di alcune colonne portanti della loro vita come la scuola, le attività sportive e la vita sociale in generale. Fortunatamente il peggio sembra essere alle spalle e abbiamo potuto riprendere in pieno tutte le nostre attività con un occhio di riguardo, come nostra tradizione, proprio verso i giovani.
E come auspicio per un totale ritorno alla normalità vogliamo dedicare uno spazio a tre ragazzi che hanno recentemente percorso un tratto della loro ancora giovane carriera sportiva con noi e che attualmente sono tesserati con Società professionistiche, con l’augurio che il loro esempio possa essere seguito da altri nostri giovani atleti.
Sono Riccardo Miconi, attualmente tesserato con l’Internazionale di Milano, Federico Mosca e Riccardo Miotti, questi ultimi tesserati con l’Udinese Calcio.
Vi proponiamo un loro breve profilo. Al termine troverete un link che aprirà una gallery con alcune immagini relative alla loro attività.
Riccardo Miconi
Riccardo, classe 2005, inizia la sua avventura sportiva con i Piccoli Amici della Reanese.
Di ruolo difensore, da subito mette in evidenza le sue doti non comuni di calciatore; non si fa per nulla intimorire da avversari che, come capita a quell’età, spesso sono fisicamente molto più strutturati rispetto a lui. Grinta e determinazione sono armi che sfodera fin dagli esordi. Tutto questo non sfugge agli osservatori dell’Udinese che gli offrono l’opportunità di trasferirsi da loro ancora in tenerissima età, stiamo parlando della categoria Pulcini. Per un bambino di 8/9 anni, tifosissimo delle zebrette, è una sfida non da poco e la accetta senza esitazioni. Grazie anche al supporto dei genitori che lo accompagnano letteralmente per mano in questa nuova realtà, dopo un primo periodo di ambientamento inizia a confermare quanto di buono avevano visto in lui. Trascorre cinque stagioni a Udine in un continuo crescendo; ancora Esordiente viene considerato già maturo per la categoria superiore e quindi aggregato alla squadra dei Giovanissimi. Le sue capacità iniziano ad essere notate anche fuori Regione; c’è l’interessamento dell’Internazionale di Milano e a soli quattordici anni Riccardo lascia il Friuli per trasferirsi all’ombra della Madonnina. Anche qui non tarda a confermare tutte le aspettative riposte in lui. I risultati sono a dir poco lusinghieri e a riprova di questo arriva in breve tempo la chiamata da parte della Nazionale di categoria.
Nella stagione successiva, parliamo del 2020/21, fa parte degli Under 16 e l’inizio è molto promettente; purtroppo però arriva la pandemia a complicare maledettamente le cose creandogli non poche difficoltà. Riccardo si trova ad affrontare questa dura prova lontano dagli affetti familiari, da solo, in una grande città, a soli quindici anni. Si dice che è nelle difficoltà che si vede il vero carattere di una persona. Ebbene, il modo e la tenacia con cui è riuscito ad affrontare e superare questo duro periodo hanno evidenziato tutta la sua maturità, impressionante in un ragazzo tanto giovane.
Nella stagione appena iniziata svolge il ritiro estivo con la squadra di categoria superiore rispetto alla sua. Le prime gare di campionato (Under 17) lo vedono grande protagonista, sempre tra i migliori in campo e, tanto per non farsi mancare nulla, si concede anche una doppietta nella gara d’esordio contro il Cittadella. Ottime premesse per una buona stagione.
La sua più grande passione oltre al calcio è… il calcio. Mamma e papà dicono infatti che fin da piccolo, appena sveglio la mattina accendeva subito la TV ma non per guardare i cartoni animati come fanno tutti i bambini: a lui interessavano solamente le partite di calcio, da vedere e rivedere.
Battute a parte, la cosa a cui senz’altro tiene di più è l’amicizia profonda con i suoi compagni d’infanzia; appena gli impegni gli permettono di trascorrere qualche ora a casa si fionda subito da loro per ricaricare le pile.
Ora che la sua illustre compaesana Ilaria Mauro ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo spetta a lui tenere alto il nome di Zompitta! Se queste sono le premesse possiamo affermare che c’è da stare veramente tranquilli!
Bravo Riccardo!
Federico Mosca
Ragazzo anche lui del 2005 muove i primi passi da calciatore nella squadra del suo paese (Nimis) come portiere.
Nel corso di questa sua prima stagione decide di cambiare ruolo e si cimenta come difensore. Successivamente si trasferisce a Cassacco alla corte del presidente Mansutti ricoprendo, all’inizio, ancora il ruolo di terzino. A metà stagione, quasi casualmente, il ritorno tra i pali e decide che sarà questo, d’ora in poi, il suo posto. I risultati sono incoraggianti, si appassiona sempre più a questo ruolo, inizia a guardarsi in giro e opta per il trasferimento alla Reanese sui cui campi è attiva già da diverso tempo la rinomata “Scuola Portieri Cortiula e Grendene”.
È al secondo anno nella categoria Esordienti, l’impegno comincia ad essere importante e le prime soddisfazioni non tardano ad arrivare. Nel finale della stagione partecipa con la sua squadra al Torneo “Amorina”, torneo organizzato dalla nostra Società per onorare la memoria di una splendida persona che è considerata da tutti la “mamma” della Reanese a cui partecipano le migliori formazioni Esordienti a livello regionale. Arriva per la sua squadra la vittoria del torneo dopo un’avvincente finale contro il quotato Cjarlins/Muzzane al termine della quale Federico viene premiato come miglior portiere dell’intera competizione.
Seguono poi due anni con i Giovanissimi nei quali è chiamato ad affrontare qualche difficoltà che però riesce a superare brillantemente anche grazie a un carattere combattivo, mai arrendevole, uno dei suoi grandi punti di forza. Anche per lui ci si mette la pandemia a complicare ulteriormente le cose; l’impegno però rimane sempre al massimo livello tanto che viene notato dai responsabili dell’Udinese i quali, in vista della stagione 2020/21, decidono di chiamarlo ed aggregarlo alla squadra Under 16.
Purtroppo però, l’inizio del campionato coincide con l’esplosione della pandemia che costringe i vertici federali a dichiarare conclusa l’annata agonistica dopo le primissime partite. Il resto della stagione trascorre tra allenamenti quotidiani e amichevoli.
Nella corrente stagione viene aggregato alla formazione Under 17 mentre gli allenamenti specifici li svolge con la formazione Primavera. Partecipa da titolare al prestigioso “Torneo Internazionale Nereo Rocco” rendendosi autore di prestazioni molto convincenti. Nella prima parte del campionato si alterna in campo con il proprio collega di reparto.
Ragazzo molto umile ma allo stesso tempo dal carattere deciso, di poche parole a cui preferisce far parlare i fatti. Al termine di ogni gara è difficile aspettarsi da lui commenti positivi su quanto fatto in campo preferendo sempre soffermarsi sull’episodio o sull’aspetto tecnico che ritiene possano essere migliorati e questo la dice lunga sulla sua meticolosità.
Brillante studente del Liceo Classico oltre alla passione per il calcio che condivide con il fratello Giulio, promettente attaccante della formazione Under 15 del Donatello, e a quella per l’Inter coltiva, da buon sportivo a 360 gradi, la passione per il ciclismo concedendosi, quando gli impegni glielo permettono, lunghe sgroppate sui percorsi montani della provincia.
Riccardo Miotti
È il più giovane dei tre ragazzi, classe 2006. Anche per lui la passata stagione ha rappresentato una sfida piuttosto impegnativa in quanto oltre ai già noti problemi causati dalla pandemia è coincisa con l’inizio degli studi all’Istituto Tecnico Commerciale. Come per gli altri due ragazzi ha affrontato con grande determinazione queste difficoltà.
Riccardo ha voluto scrivere personalmente un breve profilo sulla sua carriera sportiva e, con vivo apprezzamento, lo pubblichiamo integralmente.
“Sono Riccardo Miotti , ho 15 anni e da quando avevo 5 anni amo giocare a calcio.
Il mio percorso calcistico è iniziato a Tricesimo, con la scuola calcio del grande Gigi de Agostini che per prima cosa mi ha insegnato a non mollare mai!
Nella mia vita ho provato un po’ tutti i ruoli, persino il portiere.
Nella mia prima stagione da “Pulcino” al Tricesimo ho giocato da difensore centrale, ma non mi piaceva per niente.
L’anno dopo ho cambiato squadra grazie al consiglio di un mio carissimo amico di infanzia e così è iniziata la mia splendida avventura alla REANESE!
Fortunatamente il mio primo mister ha deciso di mettermi punta centrale nel tridente d’attacco dei “Pulcini” a 7.
Da lì è iniziata la mia crescita alla Reanese soprattutto grazie a tutta la società che mi ha sempre sostenuto e creduto in me.
Dopo quasi 6 anni, tra Esordienti e Giovanissimi, è inaspettatamente arrivata una grandissima occasione, andare a giocare nell’Udinese.
Fin da subito ero entusiasta di questa nuova esperienza, e penso che nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei mister Pietro Sabbadini e Luca Lozer!
Fin da subito all’Udinese ho notato una grandissima differenza di velocità, qualità e ordine del gioco, ma non è stato un grosso problema perché sono riuscito ad integrarmi con il gruppo fin da subito.
Indossare questa maglia è per me un grande onore ma tutto ciò implica molta fatica, dedizione e molti sacrifici che sono disposto a fare.
Di certo la Reanese rimane la mia squadra del cuore e per cui farò sempre il tifo.”
Uno dei tanti episodi che RICCARDO ricorda piacevolmente e con un pizzico di emozione, nonché malinconia, è stato il Torneo Esordienti 2006 di Pavia di Udine che si è svolto ad inizio estate del 2019. La squadra era allenata da Bernardinis. Torneo molto combattuto, che la Reanese riesce a vincere.
I ragazzi ed il mister decisero di far alzare per primo la coppa a Tommy perché quella è stata la sua ultima partita con la REANESE. Da lì a poco, Tommy e la sua famiglia sarebbero ritornati definitivamente in Ungheria.
La gioia di aver vinto il torneo si contrapponeva alla malinconia. Tommy è stato l’amico d’infanzia e compagno di classe di RICCARDO, ed è quello che gli ha consigliato di trasferirsi da TRICESIMO a REANA.
A conclusione di questo breve spazio dedicato ai tre ragazzi ci piace evidenziare come essi abbiano molte cose in comune tra loro, soprattutto dal punto di vista caratteriale.
Innanzitutto l’umiltà: l’essere approdati in realtà piuttosto importanti non ha minimamente modificato il loro modo di essere, semplice e genuino, di rapportarsi con gli altri e non è certo una questione così scontata.
La grinta e la determinazione che sono riusciti ad esprimere per far fronte alle dure prove causate dall’emergenza sanitaria, in particolare per Riccardo Miconi per i motivi già riportati.
Non per ultimo vogliamo sottolineare il grosso spirito di sacrificio a cui sono chiamati: molti, in particolare tra i “non addetti ai lavori”, sono portati a pensare che il praticare attività sportive in Società di un certo spessore sia soprattutto un gran privilegio. Indubbiamente è un qualcosa di molto stimolante ma è altrettanto vero che viene richiesto un impegno continuo e non comune. Allenamenti ogni pomeriggio, rientro a casa a sera inoltrata e mentre gli altri ragazzi normalmente a quell’ora possono dedicarsi allo svago per i nostri inizia l’impegno dello studio che rimane comunque il loro principale compito.
Com’è facilmente comprensibile rimane a loro pochissimo tempo libero e questo inevitabilmente comporta delle rinunce che accettano incondizionatamente pur di raggiungere l’obiettivo; raramente, giusto per fare un esempio, possono concedersi serate da trascorrere con le amiche o gli amici.
Ed è proprio per questi motivi che tutta la famiglia della Reanese rivolge
a Voi, cari Ragazzi,
il più caloroso “in bocca al lupo” per il prosieguo della vostra attività sportiva oltre ad un affettuoso, grande GRAZIE! per il lustro che con il Vostro impegno e il Vostro esempio date alla nostra Società!
Luciano Morandini
Un ringraziamento particolare per la preziosa collaborazione a Riccardo Miotti e Lorenzo Miconi.
Cliccate su questo link per aprire la gallery con alcune immagini relative all’attività dei tre ragazzi.